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Auteur : Mattia Vitelli Casella
Università di Bologna,
Dipartimento di Storia Culture Civiltà,
Sezione di Storia Antica,
via Zamboni 38,
I-40126 Bologna (Italia)
mattia.vitelli@unibo.it
0000-0003-4576-9473
Dipartimento di Storia Culture Civiltà,
Sezione di Storia Antica,
via Zamboni 38,
I-40126 Bologna (Italia)
mattia.vitelli@unibo.it
0000-0003-4576-9473
Dopo il conseguimento della maturità classica al Liceo Statale “Giulio Cesare – Valgimigli” di Rimini, Mattia Vitelli Casella è iscritto alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Ateneo bolognese, dove ha conseguito prima la laurea in lettere classiche, nel 2004, quindi la laurea specialistica in storia antica, nel 2007.
Ottenuto un posto per il dottorato di ricerca presso la stessa Università ha conseguito il titolo in Storia antica con la menzione di Doctor Europaeus nel 2011. Durante i tre anni di dottorato ha svolto due soggiorni trimestrali all’estero, presso le Università di Bordeaux 3 e di Vienna. Quindi ha ricevuto due borse di studio per il progetto « I membri della famiglia imperiale nelle iscrizioni della provincia romana di Dalmazia »:
- un Ernst Mach Stipendium dell’ÖAAd, per lavorare all’Università di Vienna, Institut für Alte Geschichte, Altertumskunde, Papyrologie und Epigraphik;
- una Bilateral Scholarship finanziata dal Governo della Repubblica di Slovenia, per lavorare presso il centro di ricerche scientifiche dell’Accademia delle Scienze di Lubiana.
Assegnista dal 1/2/2017 presso la sezione di storia antica con un progetto sulla Regio VIII nel contesto adriatico.
Seminario di storia militare antica
Gli articoli affrontano il tema della crisi del III° secolo nelle province danubiane, inclusa la Dalmazia. Benché sede di uno dei fronti più caldi del limes e di eventi di primaria importanza della storia politico-militare nell’età dei Soldatenkaiser, queste regioni sono sostanzialmente rimaste ai margini del dibattito scientifico degli ultimi decenni, teso a riconsiderare l’effettiva portata della crisi.
Il titolo scelto per il workshop e per questo volume è volutamente polisemico ed è incentrato su due delle categorie che, insieme a quella di trasformazione, da circa 30 anni sono al centro del dibattito storiografico sul III° secolo.
Les réflexions abordent le thème de la production artisanale et manufacturière dans la zone adriatique avec une attention particulière à cinq axes d’investigation : les lieux de production entre ville et campagne ; épigraphie, artisanat et société ; production d’amphores ; production de poteries fines et communes ; la production textile.
Sia Dorothy J. Crawford che Marco Maiuro nelle loro opere che costituiscono delle guide fondamentali per chi si approccia al tema delle proprietà imperiali dedicano particolare attenzione al metodo e alla cautela necessari per procedere alla loro individuazione in un dato territorio, perché spesso gli indizi sono pochi e troppo labili. Non è questo il caso della zona di Rimini, in quanto la regio Ariminensium è attestata in un’iscrizione pisaurense come ambito di competenza dell’incarico di procurator privatae ricoperto dal cavaliere Ti. Claudius Zeno Ulpianus nella prima metà del III secolo d.C., al termine di una lunga carriera.
Il “Progetto AdriAtlas” rappresenta un impegno di ricerca di respiro internazionale, sostenuto dall’École française de Rome e dall’Institut Ausonius dell’Université Bordeaux Montaigne, cui hanno aderito numerose Università e Istituzioni di Alta Formazione e Ricerca europee (Albania, Croazia, Francia, Italia, Slovenia) tradizionalmente ancorate all’indagine dello spazio adriatico.