Il “Progetto AdriAtlas” rappresenta un impegno di ricerca di respiro internazionale, sostenuto dall’École française de Rome e dall’Institut Ausonius dell’Université Bordeaux Montaigne, cui hanno aderito numerose Università e Istituzioni di Alta Formazione e Ricerca europee (Albania, Croazia, Francia, Italia, Slovenia) tradizionalmente ancorate all’indagine dello spazio adriatico.
Questo progetto ha l’obiettivo di sviluppare l’atlante georeferenziato (WebGIS) delle evidenze storico-archeologiche – col censimento delle relative fonti letterarie, documentarie e monumentali – inerenti al comparto territoriale esteso tra le coste adriatiche e il loro immediato entroterra in un arco cronologico compreso tra Protostoria e Altomedioevo. Il “Progetto AdriAtlas” è aperto a ulteriori partecipazioni collaborative e si prefigge lo scopo di raccogliere e inserire un’ampia gamma di informazioni nella “banca dati” relazionale open source “AdriaticumMare.org”, nell’intento di facilitare la conoscenza del patrimonio archeologico e culturale di entrambi i versanti adriatici, favorendo così sia approfondimenti specialistici sia dinamiche di comprensione diffusa, consapevolezza identitaria e gestione sostenibile presso le collettività locali.
La Tavola Rotonda Internazionale tenutasi a Bologna – e coordinata dall’Institut Ausonius dell’Université Bordeaux Montaigne, in particolare nella persona di Francis Tassaux, e dal Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna – ha sortito lo scopo di rinnovare la riflessione critica sui principali risultati ottenuti e di offrire sia ai ricercatori già direttamente coinvolti che ad altri studiosi interessati all’ambito adriatico un’opportunità di dialogo e di confronto. In particolare, l’incontro si è incentrato sul tema della produzione artigianale e manifatturiera, declinata in quattro principali linee di indagine: localizzazione delle produzioni: città, suburbio, vici, ville; strutture e ambienti della produzione, ateliers; attori della produzione; organizzazione della produzione. In base alle proposte ricevute, sia in forma di relazione che di poster, le comunicazioni sono state distribuite secondo cinque tematiche: artigianato e manifattura tra città e campagna; epigrafia, artigianato e società; produzioni anforiche; produzione tessile; produzioni di ceramica fine e comune. Tra gli scopi del colloquio rientra anche quello di far luce sulle diverse modalità produttive sviluppate in contesti geografici gravitanti sull’Adriatico, tramite privilegiato per scambi di idee, tecniche, mode, merci e persone, e quello di fornire un quadro aggiornato, seppur inevitabilmente parziale, del fenomeno produttivo, nelle sue svariate declinazioni, e delle sue interazioni con gli altri soggetti del tessuto economico.
La Tavola Rotonda è stata anche l’occasione per il primo incontro degli aderenti al “CISA-Centro Internazionale di Studi sulla storia e l’archeologia dell’Adriatico”, soggetto istituzionale nato a partire dalla più che decennale collaborazione tra le équipes albanesi, croate, francesi, italiane e slovene partecipanti al “Progetto AdriAtlas”. Il Centro si pone come fine la promozione e il potenziamento delle indagini di natura storica e archeologica sull’Adriatico in età antica, in campo nazionale e internazionale, sviluppando, sostenendo e realizzando programmi e progetti comuni di ricerca, formazione, valorizzazione e gestione, connessi al tema specifico del “Progetto AdriAtlas”, calibrati su uno sguardo aperto anche all’intero bacino mediterraneo. Nell’ambito del convegno e in connessione con il progetto ALMA IDEA-UniBO “Open annotation ontologies e prospettive di connessione cross-culturale per l’Atlante Informatizzato dell’Adriatico antico”, di cui fanno parte due componenti dell’équipe bolognese di AdriAtlas e che ha cofinanziato l’evento, è intervenuto da remoto Tom Elliott (ISAW-Institute for the Study of the Ancient World della New York University), Co-managing Editor di Pleiades. Oggetto di questo contributo è stata una discussione sulle possibili interconnessioni tra questa piattaforma e quella di AdriAtlas. Lo sbocco più immediato si è dimostrato l’alignment tra le schede dei due database, esemplificato dal caso di Tergeste-Trieste, che attualmente possiede i link nelle due direzioni, in modo che i dati dei due sistemi si completino con grande vantaggio per i fruitori. Allo stato attuale sono già disponibili altri link di rimando nell’una o nell’altra direzione, mentre Tergeste resta l’unico bidirezionale, ma la collaborazione avviata prevede un incremento in questo senso.
Per l’edizione di questo volume – ulteriore opera dedicata allo studio dell’Adriatico antico – rivolgiamo un sentito ringraziamento a:
- Sophie Krausz, direttrice di “Ausonius Éditions” per la confermata adesione a questo progetto scientifico ed editoriale;
- Erica Filippini, per il prezioso supporto nell’organizzazione della Tavola Rotonda;
- Francesco Ubertini, Magnifico Rettore dell’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, per aver sostenuto economicamente, seppur in parte, l’organizzazione del seminario e l’edizione del presente volume, grazie all’ALMA IDEA Grant Junior 2017 “Open annotation ontologies e prospettive di connessione cross-culturale per l’Atlante Informatizzato dell’Adriatico antico”;
- Paolo Capuzzo, Direttore del DiSCi-Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna per aver ospitato l’evento.